Ucraina-Russia, le notizie di oggi | Il Pentagono al Congresso, stiamo finendo i fondi per Kiev. Biden: «Non possiamo permettere lo stop»

Ucraina-Russia, le notizie di oggi | Il Pentagono al Congresso, stiamo finendo i fondi per Kiev. Biden: «Non possiamo permettere lo stop»

Ucraina-Russia, le notizie di oggi | Il Pentagono al Congresso, stiamo finendo i fondi per Kiev. Biden: «Non possiamo permettere lo stop»


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Ore 07:16 – Deputato pro Trump, accordo segreto McCarthy-Biden su fondi Kiev

Il deputato repubblicano Matt Gaetz, un fedelissimo di Donald Trump, ha accusato lo speaker della Camera e collega di partito Kevin McCarthy di aver un «accordo collaterale segreto» con Joe Biden per fornire ulteriori fondi all’Ucraina, dopo che sono stati esclusi dal provvedimento provvisorio di spese per evitare lo shutdown. E ha chiesto che spieghi ogni negoziato con la Casa Bianca sulla legge di spesa, minacciando una mozione per destituirlo. I membri di entrambi i partiti hanno chiesto un disegno di legge supplementare ad hoc per stanziare i fondi per Kiev. Biden ha detto che «si aspetta totalmente che lo speaker mantenga il suo impegno nei confronti del popolo ucraino» e faccia approvare presto questo disegno di legge sui finanziamenti supplementari. Nel caso Gaetz presenti la mozione per far cadere McCarthy, i dem potrebbero salvarlo dalla fronda trumpiana, ma solo in cambio di alcune contropartite, tra cui i finanziamenti per l’Ucraina.

Ore 07:10 – La Russia prepara il super missile: può raggiungere ogni luogo della terra

(di Fabrizio Dragosei) Non c’erano riusciti prima dell’attacco all’Ucraina ma ora i tecnici missilistici di Vladimir Putin ci riprovano, sicuri del fatto loro. Nell’Artico, secondo il «New York Times», starebbero per lanciare o avrebbero già fatto partire nei giorni scorsi un super missile a motore nucleare, capace di raggiungere qualsiasi punto del globo o, addirittura, di rimanere in volo per giorni e giorni, il «Burevestnik» (nome di un uccello marino, la procellaria). Per la verità, anche l’ultimo test effettuato nel 2019 (ne erano già stati tentati altri 12), non ha dato i risultati sperati. Il missile è partito, ma è rimasto in volo solo due minuti coprendo poco più di trenta chilometri, secondo gli esperti. Non sembra che il reattore atomico si sia attivato.

La nuova super arma fa parte di quell’«arsenale delle meraviglie» che il presidente russo aveva annunciato nel marzo del 2018. Ed è particolarmente inquietante, non tanto per la sua capacità di rimanere in volo anche dopo un eventuale olocausto nucleare a seguito di uno scontro tra le super potenze. Ma piuttosto perché, in caso di incidente, anche i semplici collaudi potrebbero provocare la caduta di scorie fissili sui territori sorvolati.

Qui, l’articolo completo

Ore 07:05 – La guerra dei russi poveri: così Putin manda al fronte le minoranze e gli esclusi

(di Marco Imarisio) Come fare la guerra e non sentirla. O meglio, non farla sentire, e trasmettere all’esterno e soprattutto al proprio interno, l’idea che il carnaio ucraino sia un evento lontano. Dalle conseguenze comunque tollerabili in termini di vite perdute. Che invece, secondo stime non ufficiali, avrebbero superato almeno le 120.000 unità.

Nel lungo periodo potrebbe diventare un gioco di prestigio difficile, anche per la Russia. Ma può riuscire, quando si ha a disposizione uno spazio geografico immenso, e un patrimonio di risorse umane quasi sei volte superiore a quello del nemico. La Repubblica popolare di Tuva ha fatto parte dell’Impero cinese fino alla seconda metà dell’Ottocento e ancora oggi adotta il buddhismo come propria religione. Il circondario autonomo del Nenec, affacciato sul Mare di Barents e abitato dall’omonima minoranza etnica, è considerato il regno della tundra glaciale. Con solo la metà delle sue terre a sud del circolo polare artico, la provincia della Cukotka è il soggetto della Federazione russa con il minore reddito pro capite. Fino al 1991 faceva parte dell’Oblast di Magadan, che si spinge fino ai confini del Giappone. Nel 2012, un sondaggio del Levada Center rivelò che otto russi su dieci ignoravano l’esistenza di queste loro regioni.

Ore 05:01 – Una sospensione degli aiuti americani all’Ucraina avrebbe un effetto «devastante» per Kiev

Le truppe ucraine potrebbero presto rimanere senza munizioni ed equipaggiamento se i funzionari eletti dai trumpisti, che stanno mettendo tutto il loro peso dietro i negoziati sul bilancio, riuscissero a tagliare i finanziamenti americani a Kiev, avvertono gli esperti. Dall’inizio del conflitto nel febbraio 2022, gli Stati Uniti hanno promesso oltre 43 miliardi di dollari in aiuti militari all’Ucraina, più della metà del sostegno totale fornito dall’Occidente. E gli alti funzionari statunitensi hanno ripetutamente assicurato che il sostegno militare e umanitario a Kiev durerà «finché sarà necessario». Tuttavia, l’opposizione repubblicana, spinta da un gruppo di eletti dell’estrema destra, è riuscita sabato a far approvare dal Congresso un bilancio provvisorio per l’amministrazione federale in cui questa busta non figura, sebbene richiesta dalla Casa Bianca e dal Senato

Questo compromesso, grazie al quale è stata evitata la paralisi dell’amministrazione o la «chiusura», dimostra che tale sostegno all’Ucraina è lungi dall’essere scolpito nella pietra. Se questi aiuti venissero sospesi, «sarebbe devastante per gli ucraini», avverte Mark Cancian, consigliere del think tank Center for Strategic and International Studies di Washington. «Le truppe ucraine si indebolirebbero e potrebbero addirittura crollare», ritiene, anche se giudica possibile «che possano continuare a rimanere sulla difensiva». Gli Stati Uniti hanno fornito a Kiev un’ampia gamma di armi – dalle munizioni convenzionali ai sofisticati sistemi di difesa aerea e di sminamento – per aiutarla a portare avanti la controffensiva contro le truppe russe.

«I militari in guerra hanno bisogno di un flusso costante di armi, rifornimenti e munizioni per sostituire quelle esaurite o distrutte», osserva Cancian. Una sospensione totale degli aiuti – che secondo la Casa Bianca non avverrà – non avrebbe un impatto immediato, dato che i pacchetti già approvati sono ancora in fase di consegna. «Sicuramente dovremo aspettare diverse settimane prima di vedere gli effetti sul campo di battaglia», stima l’esperto, e Mosca potrebbe non essere in grado di sfruttare questo indebolimento, «i russi (sono) piuttosto esausti in questa fase». Lontano dal fronte, la fine degli aiuti americani comporterebbe anche un indebolimento delle difese aeree ucraine, dotate di vari e complessi sistemi interoperativi forniti da diversi Paesi e bisognose di essere continuamente rifornite di munizioni.

Questi dispositivi svolgono un ruolo chiave nella protezione di civili e infrastrutture ucraine da numerosi attacchi di droni e missili russi. «Se si elimina la componente americana – sottolinea James Black, del RAND Europe Defence and Security Research Center –, si riduce inevitabilmente l’efficacia» di tutto questo sistema interdipendente. Decine di Paesi, in particolare quelli europei, hanno fornito aiuti militari a Kiev e potrebbero aumentarli, ma il vuoto che creerebbe un ritiro degli aiuti statunitensi sarebbe un grosso problema. Ci vorrebbe «uno sforzo di diversi anni e decenni affinché l’Europa raggiunga un livello in cui possa sostituire completamente gli Stati Uniti come potenza militare o potenza di difesa industriale», continua Black. Il che non costituisce «un calendario confortevole per l’Ucraina, che ha bisogno di sostegno (…) nelle settimane e nei mesi a venire»”.

L’azione dei repubblicani, che controllano la Camera dei Rappresentanti, riguardo all’approvazione o meno dei futuri pacchetti rimane incerta. Il leader della Camera, Kevin McCarthy, ha assicurato domenica che «garantirà la fornitura di armi all’Ucraina», ma ha avvertito che «grandi insiemi» di aiuti non saranno rilasciati finché la sicurezza alla frontiera tra Stati Uniti e Messico non sarà rinforzata. Il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin ha invitato i parlamentari durante il fine settimana a rispettare «l’impegno degli Stati Uniti a fornire l’assistenza urgentemente necessaria agli ucraini che combattono per difendere il loro Paese». «L’America deve mantenere la sua parola e continuare a dirigere la coalizione internazionale per gli aiuti all’Ucraina», ha esortato in una nota.

Ore 04:24 – Biden, non possiamo permettere stop fondi all’Ucraina

«Non possiamo in nessun caso permettere che venga interrotto il sostegno americano all’Ucraina. Sono in gioco troppe vite, troppi bambini e troppe persone»: così Joe Biden a una riunione del governo alla Casa Bianca. «Mi aspetto totalmente che lo speaker della Camera e la maggioranza dei repubblicani al Congresso mantengano il loro impegno per garantire il passaggio del sostegno necessario per aiutare l’Ucraina a difendersi dall’aggressione e dalla brutalità russa», ha aggiunto, ricordando che gli Usa sono «la nazione indispensabile nel mondo».

Ore 00:18 – Pentagono a Congresso, stiamo finendo i fondi per Kiev

Il Pentagono ha avvertito il Congresso dell’esaurimento dei fondi per sostituire le armi che gli Stati Uniti hanno inviato all’Ucraina, affermando che la Difesa è già stata costretta a rallentare le forniture di mezzi ad alcuni reparti. È quanto si legge in una lettera, visionata dall’Associated Press, inviata ai leader del Congresso. Nella missiva, inviata dal sottosegretario alla Difesa Michael J. McCord ai leader di Camera e Senato, si afferma che sono rimasti a disposizione solamente 1,6 miliardi di dollari dei 25,9 miliardi che il Congresso ha messo a disposizione del Pentagono per ripristinare le scorte di armamenti e materiali inviati all’Ucraina. In aggiunta, il Pentagono ha ancora a disposizione per gli aiuti a Kiev 5,4 miliardi di dollari di armi ed equipaggiamento dai propri arsenali. Nella legge di spesa provvisoria approvata nel weekend dal Congresso per evitare lo shutdown non erano compresi nuovi fondi per l’assistenza militare all’Ucraina. McCord ha informato i leader del Congresso che gli Stati Uniti stanno di fatto esaurendo i fondi a lungo termine per Kiev inquadrati nella «Ukraine Security Assistance Iniziative» per l’acquisto di armamenti.



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di
www.corriere.it
2023-10-03 05:03:45 ,

Previous Lara Comi è stata condannata per corruzione, fatture false e truffa

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